Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha determinato importanti progressi tecnologici nel settore dell’abbigliamento ed equipaggiamento sportivo, con rilevanti implicazioni non solo sulla prestazione atletica dei campioni, ma anche sulla sicurezza dello sportivo professionista. A partire dalle “Norme CONI per l’impiantistica sportiva” del 1999 vari decreti legislativi e norme tecniche sono state varate atte a prevenire infortuni in ambito sportivo. Le attività sportive comportano infatti l’esposizione a varie tipologie di rischi, chimici, fisici, biologici, e trasversali, sulla base delle peculiari caratteristiche delle diverse discipline sportive. Obiettivo: classificare le tipologie di rischio specifiche nei diversi sport alla luce dei diversi materiali utilizzabili ai fini della sicurezza e della prevenzione di infortuni. METODOLOGIA: studio epidemiologico descrittivo su coorti di studenti in scienze motorie AA 2005-2010, ricerche su banche dati tossicologiche per prodotti tessili e materiali sintetici, analisi delle fonti di dati INAIL e ISTAT sugli incidenti in ambito sportivo. RISULTATI: i dati CONI/ISTAT riferiti al 2010 riportano oltre 4.391.000 tesserati sportivi in Italia, di cui circa un quinto risultano essere atleti professionisti. Lo sportivo professionista è esposto ad uno spettro di rischi molto specifico per le diverse discipline sportive con un incidenza di infortuni variabile in base a fattori concomitanti tra cui idoneo equipaggiamento, condizioni di competizione o allenamento. È stato possibile identificare diverse tipologie di rischio occupazionale nei diversi sport, da associare all’adeguato utilizzo di equipaggiamento, tessuti o materiali idonei per la prevenzione. Emerge, come lo sviluppo e diffusione di nuovi avanzatissimi prodotti per lo sportswear non sia stato generato solo da esigenze di performance o di confort, ma ha sempre tenuto in rigorosa evidenza aspetti di tutela della salute. Nella maniera in cui l’atleta professionista è equiparato al lavoratore, così l’equipaggiamento sportivo può essere assimilato alle categorie dei Dispositivi di Protezione Individuale. Similmente, l’adeguamento di procedure e materiali negli impianti sportivi, anche ai sensi delle norme UNI/EN, si inserisce in un quadro più generale di interventi integrati per la prevenzione. I materiali oggigiorno utilizzati comprendono prodotti altamente avanzati e innovativi che richiedono particolare attenzione per le implicazioni di sanità pubblica.
Abbigliamento ed equipaggiamento per lo sport: aspetti connessi alla sicurezza occupazionale.
Romano Spica V
2011-01-01
Abstract
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha determinato importanti progressi tecnologici nel settore dell’abbigliamento ed equipaggiamento sportivo, con rilevanti implicazioni non solo sulla prestazione atletica dei campioni, ma anche sulla sicurezza dello sportivo professionista. A partire dalle “Norme CONI per l’impiantistica sportiva” del 1999 vari decreti legislativi e norme tecniche sono state varate atte a prevenire infortuni in ambito sportivo. Le attività sportive comportano infatti l’esposizione a varie tipologie di rischi, chimici, fisici, biologici, e trasversali, sulla base delle peculiari caratteristiche delle diverse discipline sportive. Obiettivo: classificare le tipologie di rischio specifiche nei diversi sport alla luce dei diversi materiali utilizzabili ai fini della sicurezza e della prevenzione di infortuni. METODOLOGIA: studio epidemiologico descrittivo su coorti di studenti in scienze motorie AA 2005-2010, ricerche su banche dati tossicologiche per prodotti tessili e materiali sintetici, analisi delle fonti di dati INAIL e ISTAT sugli incidenti in ambito sportivo. RISULTATI: i dati CONI/ISTAT riferiti al 2010 riportano oltre 4.391.000 tesserati sportivi in Italia, di cui circa un quinto risultano essere atleti professionisti. Lo sportivo professionista è esposto ad uno spettro di rischi molto specifico per le diverse discipline sportive con un incidenza di infortuni variabile in base a fattori concomitanti tra cui idoneo equipaggiamento, condizioni di competizione o allenamento. È stato possibile identificare diverse tipologie di rischio occupazionale nei diversi sport, da associare all’adeguato utilizzo di equipaggiamento, tessuti o materiali idonei per la prevenzione. Emerge, come lo sviluppo e diffusione di nuovi avanzatissimi prodotti per lo sportswear non sia stato generato solo da esigenze di performance o di confort, ma ha sempre tenuto in rigorosa evidenza aspetti di tutela della salute. Nella maniera in cui l’atleta professionista è equiparato al lavoratore, così l’equipaggiamento sportivo può essere assimilato alle categorie dei Dispositivi di Protezione Individuale. Similmente, l’adeguamento di procedure e materiali negli impianti sportivi, anche ai sensi delle norme UNI/EN, si inserisce in un quadro più generale di interventi integrati per la prevenzione. I materiali oggigiorno utilizzati comprendono prodotti altamente avanzati e innovativi che richiedono particolare attenzione per le implicazioni di sanità pubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.