In questa comunicazione si mette in luce come i processi evolutivi che caratterizzano l’infanzia e la vecchiaia si intreccino e rispecchino in maniera significativa, se si considera il particolare valore che per entrambi assume l’immaginazione creativa. Le forme artistiche dell’immaginazione sono evidentemente dimensioni ed opportunità educative in ogni momento della vita, ma nell’infanzia e nella vecchiaia assumono aspetti particolarmente connessi ai peculiari compiti di sviluppo di queste età della vita; cosa che mette in relazione questi mondi sia su un piano pedagogico teorico che concretamente educativo. E’ possibile pensare infatti a laboratori condivisi (per anziani/e e bambini/e) a mediazione artistica, nei quali l’immaginazione creativa (proposta con ruoli diversi e complementari) sia opportunità formativa per entrambi. Gli anziani e le anziane possono, attraverso la rielaborazione della propria storia o la narrazione di antiche storie, miti e fiabe (entrambe non solo a mediazione verbale ma anche non verbale-corporeo-teatrale-in movimento etc.), completare la formazione del proprio carattere, acquisire gli aspetti più misteriosi della saggezza ed essere testimoni di umanità per i più piccoli. I bambini e le bambine possono aprirsi al mondo (per loro ancora sconosciuto) attraverso una mediazione che gli si confà, quella della bellezza dell’immaginazione creativa, nelle diverse forme dell’espressione artistica, prima fra tutte quella narrativa. Nel breve spazio a disposizione si delinea qualcosa in più riguardo ai processi della vecchiaia, ai quali probabilmente si è dato in genere meno spazio e per i quali l’immaginazione assume anche un valore formativo preziosissimo che è quello di preparare al morire, coltivando in se stessi ciò che è destinato a durare oltre. A questo proposito l’immaginazione si configura come la via maestra che bambini e anziani percorrono in senso inverso: i bambini per comprendere a loro modo, e padroneggiare, tutto quanto riguarda la terra e poterla così abitare; gli anziani, invece, per imparare a lasciarla…
L'immaginazione creativa come risorsa spirituale: spazio “condiviso”… fra Cielo e Terra.
NACCARI Alba.G.A.
2012-01-01
Abstract
In questa comunicazione si mette in luce come i processi evolutivi che caratterizzano l’infanzia e la vecchiaia si intreccino e rispecchino in maniera significativa, se si considera il particolare valore che per entrambi assume l’immaginazione creativa. Le forme artistiche dell’immaginazione sono evidentemente dimensioni ed opportunità educative in ogni momento della vita, ma nell’infanzia e nella vecchiaia assumono aspetti particolarmente connessi ai peculiari compiti di sviluppo di queste età della vita; cosa che mette in relazione questi mondi sia su un piano pedagogico teorico che concretamente educativo. E’ possibile pensare infatti a laboratori condivisi (per anziani/e e bambini/e) a mediazione artistica, nei quali l’immaginazione creativa (proposta con ruoli diversi e complementari) sia opportunità formativa per entrambi. Gli anziani e le anziane possono, attraverso la rielaborazione della propria storia o la narrazione di antiche storie, miti e fiabe (entrambe non solo a mediazione verbale ma anche non verbale-corporeo-teatrale-in movimento etc.), completare la formazione del proprio carattere, acquisire gli aspetti più misteriosi della saggezza ed essere testimoni di umanità per i più piccoli. I bambini e le bambine possono aprirsi al mondo (per loro ancora sconosciuto) attraverso una mediazione che gli si confà, quella della bellezza dell’immaginazione creativa, nelle diverse forme dell’espressione artistica, prima fra tutte quella narrativa. Nel breve spazio a disposizione si delinea qualcosa in più riguardo ai processi della vecchiaia, ai quali probabilmente si è dato in genere meno spazio e per i quali l’immaginazione assume anche un valore formativo preziosissimo che è quello di preparare al morire, coltivando in se stessi ciò che è destinato a durare oltre. A questo proposito l’immaginazione si configura come la via maestra che bambini e anziani percorrono in senso inverso: i bambini per comprendere a loro modo, e padroneggiare, tutto quanto riguarda la terra e poterla così abitare; gli anziani, invece, per imparare a lasciarla…I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.