Il titolo di questo lavoro fa riferimento sia ad un percorso formativo autobiografico (che si è articolato tra studi filosofici ed artistici), sia alla ricerca di modalità pedagogiche per educare integralmente la persona recuperando, insieme con la dimensione cognitiva, quella senso-emotiva; agevolando così, oltre che l’acquisizione di conoscenze, anche lo sviluppo di capacità e di atteggiamenti. Nell’articolo si illustra dapprima (par.1-2) come alcune caratteristiche del pensiero filosofico contemporaneo abbiano influito, direttamente o indirettamente, sulla nascita delle arti-terapie come approccio globale alla persona, con valore non soltanto terapeutico, ma anche educativo. Tra le diverse forme espressive, il mito (insieme con altre tipologie narrative), quale polarità dialettica del logos, nella ricchezza simbolica delle sue immagini, rivela una particolare rispondenza alla complessità della persona (par.3-5). Si delinea, in seguito, in modo sintetico (par.6) un possibile nucleo teorico di riferimento per l’applicazione di metodologie a carattere artistico in ambito pedagogico. Il riferimento teorico proposto partendo dalla affermazione della totalità della persona come complessità “dionisiaco-apollinea” , ne introduce il processo di individuazione/autenticazione personale nel confronto con le matrici culturali-simboliche condensate nelle narrazioni e nei miti collettivi. Immedesimandosi attraverso la danza, o altri linguaggi espressivi, nel simbolo o nei simboli proposti nella trama scelta, è possibile apprendere nuovi atteggiamenti esistenziali e/o arricchire ed ampliare quelli già presenti, focalizzare nuovi valori e/o coglierne la realtà percettiva ed emotiva, nutrire le diverse componenti dell’identità personale nel confronto significativo con le identità dei popoli, integrare conoscenza e comprensione nella circolarità tra linguaggi verbali e non verbali. Nella parte conclusiva dell’articolo (par.7-10) si argomentano, in breve, alcune potenzialità pedagogiche delle arti-terapie e della mediazione espressiva nell’adolescenza, descrivendo la realizzazione di un laboratorio educativo di teatro-danza e di danza-movimento nel Liceo Classico di Assisi, nel quale si è cercato di applicare i principi pedagogici e metodologici qui proposti.

The title of this work refers both to an autobiographical educational path (which consisted of philosophical and artistic studies) and to the search for a pedagogical method of holistic education of the person and recovering, together with the cognitive dimension, that which is sense-emotional; thus facilitating, as well as the acquisition of knowledge, also the development of skills and attitudes. The article firstly illustrates (para.1-2) how some of the characteristics of contemporary philosophical thought have influenced, directly or indirectly, the emergence of arts-therapies as a global approach to the person, with a value that is not only therapeutic but also educational. The different forms of expression include the myth (along with other narrative types), such as dialectic polarity of the logos, that in the symbolic richness of its images reveals a particular response to the complexity of the person (para. 3 -5). There then follows a brief outline (par.6) of a possible theoretical nucleus of reference for the application of educational methodologies related to the arts. The theoretical reference proposed starting from affirmation of the totality of the person as "Dionysian-Apollinean" complexity, introduces the personal process of identification/authentication in comparison with the cultural-symbolic matrices condensed in the narratives and collective myths. Identifying oneself through dance, or other expressive languages, with the symbol or symbols proposed in the chosen plot, enables the learning of new existential attitudes and/or enrichment and expansion of those already present, focussing new values and/or grasping perceptual and emotional reality, nourishing the different components of the personal identity in meaningful comparison with the identities of peoples, integrating knowledge and understanding in a circularity between verbal and non-verbal languages. In the concluding part of the article (para.7 -10) are briefly argued a number of pedagogical potentialities of the arts-therapies and of expressive mediation in adolescence, describing the creation of an educational theatre-dance and dance-movement workshop at the “Properzio” High School of Assisi, where was intended to apply the pedagogical and methodological principles proposed here.

Un percorso formativo autobiografico dalla filosofia all'arte. Per una pedagogia olistica nell'adolescenza

NACCARI Alba.G.A.
2012-01-01

Abstract

Il titolo di questo lavoro fa riferimento sia ad un percorso formativo autobiografico (che si è articolato tra studi filosofici ed artistici), sia alla ricerca di modalità pedagogiche per educare integralmente la persona recuperando, insieme con la dimensione cognitiva, quella senso-emotiva; agevolando così, oltre che l’acquisizione di conoscenze, anche lo sviluppo di capacità e di atteggiamenti. Nell’articolo si illustra dapprima (par.1-2) come alcune caratteristiche del pensiero filosofico contemporaneo abbiano influito, direttamente o indirettamente, sulla nascita delle arti-terapie come approccio globale alla persona, con valore non soltanto terapeutico, ma anche educativo. Tra le diverse forme espressive, il mito (insieme con altre tipologie narrative), quale polarità dialettica del logos, nella ricchezza simbolica delle sue immagini, rivela una particolare rispondenza alla complessità della persona (par.3-5). Si delinea, in seguito, in modo sintetico (par.6) un possibile nucleo teorico di riferimento per l’applicazione di metodologie a carattere artistico in ambito pedagogico. Il riferimento teorico proposto partendo dalla affermazione della totalità della persona come complessità “dionisiaco-apollinea” , ne introduce il processo di individuazione/autenticazione personale nel confronto con le matrici culturali-simboliche condensate nelle narrazioni e nei miti collettivi. Immedesimandosi attraverso la danza, o altri linguaggi espressivi, nel simbolo o nei simboli proposti nella trama scelta, è possibile apprendere nuovi atteggiamenti esistenziali e/o arricchire ed ampliare quelli già presenti, focalizzare nuovi valori e/o coglierne la realtà percettiva ed emotiva, nutrire le diverse componenti dell’identità personale nel confronto significativo con le identità dei popoli, integrare conoscenza e comprensione nella circolarità tra linguaggi verbali e non verbali. Nella parte conclusiva dell’articolo (par.7-10) si argomentano, in breve, alcune potenzialità pedagogiche delle arti-terapie e della mediazione espressiva nell’adolescenza, descrivendo la realizzazione di un laboratorio educativo di teatro-danza e di danza-movimento nel Liceo Classico di Assisi, nel quale si è cercato di applicare i principi pedagogici e metodologici qui proposti.
2012
The title of this work refers both to an autobiographical educational path (which consisted of philosophical and artistic studies) and to the search for a pedagogical method of holistic education of the person and recovering, together with the cognitive dimension, that which is sense-emotional; thus facilitating, as well as the acquisition of knowledge, also the development of skills and attitudes. The article firstly illustrates (para.1-2) how some of the characteristics of contemporary philosophical thought have influenced, directly or indirectly, the emergence of arts-therapies as a global approach to the person, with a value that is not only therapeutic but also educational. The different forms of expression include the myth (along with other narrative types), such as dialectic polarity of the logos, that in the symbolic richness of its images reveals a particular response to the complexity of the person (para. 3 -5). There then follows a brief outline (par.6) of a possible theoretical nucleus of reference for the application of educational methodologies related to the arts. The theoretical reference proposed starting from affirmation of the totality of the person as "Dionysian-Apollinean" complexity, introduces the personal process of identification/authentication in comparison with the cultural-symbolic matrices condensed in the narratives and collective myths. Identifying oneself through dance, or other expressive languages, with the symbol or symbols proposed in the chosen plot, enables the learning of new existential attitudes and/or enrichment and expansion of those already present, focussing new values and/or grasping perceptual and emotional reality, nourishing the different components of the personal identity in meaningful comparison with the identities of peoples, integrating knowledge and understanding in a circularity between verbal and non-verbal languages. In the concluding part of the article (para.7 -10) are briefly argued a number of pedagogical potentialities of the arts-therapies and of expressive mediation in adolescence, describing the creation of an educational theatre-dance and dance-movement workshop at the “Properzio” High School of Assisi, where was intended to apply the pedagogical and methodological principles proposed here.
Filosofia, Arte, Formazione, Mediazione Espressiva, Arti-Terapie, Mito, Narrazione, Identità, Adolescenza
Philosophy, Art, Education, Expressive Mediation, Arts-Therapies, Myth, Narrative, Identity, Adolescence
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14244/4362
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