Secondo Erik Erikson, studioso dell’identità e del suo sviluppo psicosociale, l’identità è definibile come la consapevolezza di Sé come entità. Essa si sostanzia e implica la percezione e il riconoscimento come propri degli spazi e dei “confini” simbolici, delle radici, dei propri diritti, ma anche delle proprie fragilità e contraddizioni. Al contrario, nello sviluppo di un soggetto - sia esso individuale o collettivo, un popolo o una civiltà - l’assenza di tale consapevolezza è alla radice delle ferite che creano i presupposti per un percorso instabile, claudicante. Senza un chiarimento sul piano dell’identità, la storia e lo sviluppo di una comunità, di un popolo, di un Paese, esattamente come quelli di un individuo, saranno segnati sin dal principio e inesorabilmente, producendo tragiche conseguenze sul piano della relazione tra le anime interne a quell’individuo o a quella civiltà e all’esterno, nell’azione e nell’interazione con gli altri soggetti agenti. In una riflessione sul concetto di identità - collettiva o individuale - si può parlare di Geist, di spirito inteso come la cultura originaria, poi incarnata dalla vita, dalle regole e dalla percezione di sé e dell’altro, come fattore primario di indirizzo del comportamento e nel condizionamento nelle dinamiche con gli altri soggetti. Numerosi piani di questo processo possono restare incompleti o instabili. Il concetto d’identità è insieme costante e scomodo, nelle scienze sociali. L’identità collettiva, accanto a quella sociale e storica, sono nicchie controverse nei dibattiti epistemologici classici, specie se si intende procedere dalla definizione di identità individuale per elaborarne sia la delineazione teorica che la rilevazione empirica sul piano collettivo. Nel tentativo di sciogliere almeno uno dei fili che compongono questa matassa, si fa riferimento ad alcuni sociologi contemporanei che trattano la tematica da punti di vista paralleli, sebbene non del tutto convergenti.
Identidad y sociedad postmoderna
LENZI F.R.
2019-01-01
Abstract
Secondo Erik Erikson, studioso dell’identità e del suo sviluppo psicosociale, l’identità è definibile come la consapevolezza di Sé come entità. Essa si sostanzia e implica la percezione e il riconoscimento come propri degli spazi e dei “confini” simbolici, delle radici, dei propri diritti, ma anche delle proprie fragilità e contraddizioni. Al contrario, nello sviluppo di un soggetto - sia esso individuale o collettivo, un popolo o una civiltà - l’assenza di tale consapevolezza è alla radice delle ferite che creano i presupposti per un percorso instabile, claudicante. Senza un chiarimento sul piano dell’identità, la storia e lo sviluppo di una comunità, di un popolo, di un Paese, esattamente come quelli di un individuo, saranno segnati sin dal principio e inesorabilmente, producendo tragiche conseguenze sul piano della relazione tra le anime interne a quell’individuo o a quella civiltà e all’esterno, nell’azione e nell’interazione con gli altri soggetti agenti. In una riflessione sul concetto di identità - collettiva o individuale - si può parlare di Geist, di spirito inteso come la cultura originaria, poi incarnata dalla vita, dalle regole e dalla percezione di sé e dell’altro, come fattore primario di indirizzo del comportamento e nel condizionamento nelle dinamiche con gli altri soggetti. Numerosi piani di questo processo possono restare incompleti o instabili. Il concetto d’identità è insieme costante e scomodo, nelle scienze sociali. L’identità collettiva, accanto a quella sociale e storica, sono nicchie controverse nei dibattiti epistemologici classici, specie se si intende procedere dalla definizione di identità individuale per elaborarne sia la delineazione teorica che la rilevazione empirica sul piano collettivo. Nel tentativo di sciogliere almeno uno dei fili che compongono questa matassa, si fa riferimento ad alcuni sociologi contemporanei che trattano la tematica da punti di vista paralleli, sebbene non del tutto convergenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.