Nel 2011 l’Unione europea ha prodotto un documento che individua ventidue Soft Skills intese come caratteristiche individuali per operare in modo efficace. Queste possono essere ricondotte all’interno delle quattro dimensioni del nuovo modello di PEI per l’intero processo, dall’iniziale valutazione diagnostica alla valutazione dell’efficacia delle attività proposte. Detto processo, a differenza degli altri fattori che compongono l’approccio bio-psico-sociale, non può riferirsi a strumenti derivanti dall’ICF in quanto i fattori personali, afferenti alle Soft Skills, vengono esclusi dalla classificazione perché ritenuti ad alto grado di variabilità sociale e culturale, ma rappresentano proprio quelle caratteristiche individuali che intervengono nelle interazioni tra le varie componenti individuate dalla stessa ICF. Il contributo presenta un modello di afferenza tra le ventidue Soft Skills e le quattro dimensioni del nuovo modello di PEI ed espone i risultati di un’indagine esplorativa finalizzata all’autovalutazione dei corsisti del VI Ciclo del corso di specializzazione per le attività di sostegno dell’Università degli Studi di Firenze rispetto alla loro capacità di progettazione, all’interno del nuovo modello di PEI, dello sviluppo delle Soft Skills per alunni con disabilità. Questo nella prospettiva di individuare anche possibili ulteriori bisogni formativi che potranno entrare a far parte degli obiettivi di miglioramento del corso stesso.
Progettazione del PEI e sviluppo delle Soft Skills
Marianna Piccioli
2022-01-01
Abstract
Nel 2011 l’Unione europea ha prodotto un documento che individua ventidue Soft Skills intese come caratteristiche individuali per operare in modo efficace. Queste possono essere ricondotte all’interno delle quattro dimensioni del nuovo modello di PEI per l’intero processo, dall’iniziale valutazione diagnostica alla valutazione dell’efficacia delle attività proposte. Detto processo, a differenza degli altri fattori che compongono l’approccio bio-psico-sociale, non può riferirsi a strumenti derivanti dall’ICF in quanto i fattori personali, afferenti alle Soft Skills, vengono esclusi dalla classificazione perché ritenuti ad alto grado di variabilità sociale e culturale, ma rappresentano proprio quelle caratteristiche individuali che intervengono nelle interazioni tra le varie componenti individuate dalla stessa ICF. Il contributo presenta un modello di afferenza tra le ventidue Soft Skills e le quattro dimensioni del nuovo modello di PEI ed espone i risultati di un’indagine esplorativa finalizzata all’autovalutazione dei corsisti del VI Ciclo del corso di specializzazione per le attività di sostegno dell’Università degli Studi di Firenze rispetto alla loro capacità di progettazione, all’interno del nuovo modello di PEI, dello sviluppo delle Soft Skills per alunni con disabilità. Questo nella prospettiva di individuare anche possibili ulteriori bisogni formativi che potranno entrare a far parte degli obiettivi di miglioramento del corso stesso.File | Dimensione | Formato | |
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