Uno dei problemi fondamentali della metafisica contempo- ranea a partire dal testo di Essere e tempo di Heidegger è sempre stato quello di determinare il significato ed il senso dell’essente (to ón) in relazione al pensiero ed alla vita umana. Questo tenta- tivo di determinare che cosa significhi essere (domanda che sin da Parmenide ha sempre caratterizzato la storia della filosofia occidentale) si è rivelato sempre qualcosa di vago, ambiguo e generico. Ciò ha contribuito – in negativo – ad una certa astrat- tezza della metafisica come scienza, che ha finito talvolta per non afferrare realmente e nella sua pienezza il significato con- creto a cui il concetto di essere rimanda. Partendo quindi da una breve analisi di tipo linguistico della parola eimí nella lingua greca e sum in quella latina, si dimostre- rà come il concetto di essere sia indissolubilmente legato a quel- lo di movimento e come esso rimandi alla natura trascendente e divina propria dell’essere umano. Identificando infatti l’essere in un “muoversi per andare (verso la luce) e stringere relazioni con il mondo”, il presente studio dimostrerà come nello sport, in quanto pratica caratteriz- zata dal corpo e dal movimento concepita in funzione ludica e per il benessere della persona, si possa ritrovare l’essenza meta- fisica dell’uomo e la sua vocazione naturale al divino che la teo- logia, insieme alla pedagogia, hanno il compito di coltivare nella prospettiva di una nuova educazione sportiva.
Essere, movimento, educazione: per una analisi ermeneutico-fenomenologica dello sport
Isidori E
2013-01-01
Abstract
Uno dei problemi fondamentali della metafisica contempo- ranea a partire dal testo di Essere e tempo di Heidegger è sempre stato quello di determinare il significato ed il senso dell’essente (to ón) in relazione al pensiero ed alla vita umana. Questo tenta- tivo di determinare che cosa significhi essere (domanda che sin da Parmenide ha sempre caratterizzato la storia della filosofia occidentale) si è rivelato sempre qualcosa di vago, ambiguo e generico. Ciò ha contribuito – in negativo – ad una certa astrat- tezza della metafisica come scienza, che ha finito talvolta per non afferrare realmente e nella sua pienezza il significato con- creto a cui il concetto di essere rimanda. Partendo quindi da una breve analisi di tipo linguistico della parola eimí nella lingua greca e sum in quella latina, si dimostre- rà come il concetto di essere sia indissolubilmente legato a quel- lo di movimento e come esso rimandi alla natura trascendente e divina propria dell’essere umano. Identificando infatti l’essere in un “muoversi per andare (verso la luce) e stringere relazioni con il mondo”, il presente studio dimostrerà come nello sport, in quanto pratica caratteriz- zata dal corpo e dal movimento concepita in funzione ludica e per il benessere della persona, si possa ritrovare l’essenza meta- fisica dell’uomo e la sua vocazione naturale al divino che la teo- logia, insieme alla pedagogia, hanno il compito di coltivare nella prospettiva di una nuova educazione sportiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.