Partendo da una riflessione sul Codice della Montagna elaborato dalla Mountaineering Commission dell’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche) nel 2001 e aggiornato con la Dichiarazione del Tirolo del 2002, il presente studio intende riflettere sulle implicazioni etiche ed educative che la pratica degli sport di montagna implica per la donna e per l’uomo. Gli sport di montagna, infatti, non solo per la pericolosità ed il rischio che la loro pratica spesso comporta ma anche per la particolare relazione tra essere umano e natura che essi comportano, rappresentano una vera e propria palestra di riflessione etica e filosofica che permette di riflettere sullo sport e sui suoi significati educativi in relazione alla vita umana ed al suo trascendimento.
Etica e sport di montagna: la prospettiva filosofico-educativa
ISIDORI E
2014-01-01
Abstract
Partendo da una riflessione sul Codice della Montagna elaborato dalla Mountaineering Commission dell’UIAA (Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche) nel 2001 e aggiornato con la Dichiarazione del Tirolo del 2002, il presente studio intende riflettere sulle implicazioni etiche ed educative che la pratica degli sport di montagna implica per la donna e per l’uomo. Gli sport di montagna, infatti, non solo per la pericolosità ed il rischio che la loro pratica spesso comporta ma anche per la particolare relazione tra essere umano e natura che essi comportano, rappresentano una vera e propria palestra di riflessione etica e filosofica che permette di riflettere sullo sport e sui suoi significati educativi in relazione alla vita umana ed al suo trascendimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.